Home » Storie d’impresa » 10 Anni di Workinvoice: la Storia della FinTech dal 2014 al 2024
2014: Lancio del Marketplace per i Crediti Commerciali
Workinvoice nasce ufficialmente nel 2014, frutto della visione di Matteo Tarroni, Ettore Decio, Fabio Bolognini e un team di esperti nei settori della finanza d’impresa e del Fintech.
L’obiettivo è stato chiaro fin dall’inizio: innovare il modo in cui le PMI italiane accedono alla liquidità e introdurre uno strumento diverso nel panorama finanziario nazionale: l’Invoice Trading. Questo modello ha permesso alle piccole e medie imprese di trasformare i crediti commerciali in denaro contante tramite una piattaforma online basata su una rete di investitori istituzionali.
Con una piattaforma intuitiva, flessibile e trasparente, nel 2014 Workinvoice ha creato un marketplace per la compravendita di fatture per anticiparne l’incasso. . In tal modo, le PMI hanno potuto migliorare la propria liquidità senza dover affrontare complessi iter o vincoli burocratici.
A poco tempo dal lancio, il successo di Workinvoice era già evidente: l’azienda aveva superato i 15 milioni di euro in operazioni e ha aperto la strada ad altre piattforme di questo tipo in Italia.
2016: Prima Cartolarizzazione dei Crediti Commerciali
Nel 2016, Workinvoice ha segnato un’altra tappa significativa della sua storia con l’organizzazione della prima cartolarizzazione dei crediti commerciali originati da una piattaforma fintech.
L’operazione, unica nel suo genere, è stata realizzata in collaborazione con investitori istituzionali specializzati e, anche in questo caso, è diventata un benchmark per decine di operazioni di securitization simili..
L’operazione ha visto l’acquisto di 5 milioni di euro di crediti commerciali, originati interamente attraverso la piattaforma Fintech di Workinvoice, e successivamente trasformati in titoli negoziabili.
Tale processo, tipico delle cartolarizzazioni, ha agevolato alle PMI la monetizzazione dei loro crediti commerciali e la creazione di nuove fonti di liquidità. Gli investitori, da parte loro, hanno avuto l’opportunità di diversificare i propri portafogli e acquistare asset caratterizzati da un interessante rapporto rischio rendimento e soprattutto da elevata diversficazione e decorrelazione rispetto ai mercati finanziari tradizionali.
L’operazione aprì la strada a nuovi modelli di finanziamento ridisegnando i confini della finanza alternativa a favore delle PMI.
2017/2018: Alleanza con CRIF e nascita del servizio Cribis Cash
Nel 2018, l’ingresso di CRIF nel capitale di Workinvoice ha dato il via ad un’avvincente partnership strategica.
Nasce così Cribis Cash, un servizio innovativo progettato per offrire alle PMI italiane nuove modalità di finanziamento del capitale circolante e svincolarle dai canali tradizionali del credito bancario.
La collaborazione ha combinato le competenze di CRIBIS, leader nelle business information, con l’expertise di Workinvoice, così da dare vita a una soluzione unica nel suo genere.
Cribis Cash consente alle imprese di monetizzare le proprie fatture commerciali in tempi rapidi tramite un approccio digitale e flessibile. Attraverso il servizio, le aziende possono verificare direttamente nei report online se le loro fatture possono essere cedute agli investitori e ottenere liquidità senza dover attivare nuove linee di credito.
Il servizio Cribis Cash ha risposto a una necessità critica per le PMI italiane, che operavano in un contesto caratterizzato da tempi di pagamento medi ben superiori alla media europea.
Il vero punto di forza di Cribis Cash è risieduto nell’integrazione di oltre 530 milioni di data points sulle informazioni commerciali di CRIBIS con il marketplace digitale di Workinvoice. Ciò ha semplificato agli investitori l’accesso a modelli di analisi avanzati al fine di valutare con precisione i rischi associati all’acquisto di crediti commerciali. Inoltre, la flessibilità del servizio permette agli imprenditori di scegliere quali fatture cedere, adattandosi alle loro specifiche esigenze operative.
2019: Workinvoice raggiunge il Break-Even Point
Nel 2019, Workinvoice raggiunge un traguardo fondamentale per ogni startup: il break-even point.
Dopo soli quattro anni dall’avvio delle attività, la fintech italiana ha dimostrato la sostenibilità economica del proprio modello di business. Questo risultato è stato ottenuto grazie a una crescita costante e significativa, supportata da numeri che parlano da soli: oltre 5.000 fatture anticipate attraverso la piattaforma, per un valore complessivo di oltre 205 milioni di euro, con un incremento del 65% rispetto all’anno precedente.
Parallelamente, il numero di clienti attivi aumentò del 71%, segnale di un crescente interesse da parte delle PMI italiane verso soluzioni innovative per il finanziamento del capitale circolante. In un contesto in cui l’Italia si distingue come il Paese europeo con il più alto tasso di crescita per le soluzioni digitali di sconto fatture (+94% nel 2018), Workinvoice ha saputo capitalizzare attraverso un servizio interamente digitale che permettesse di ottenere liquidità in appena 48 ore.
2020: Nascita di Tax Credit Place per la Compravendita di Crediti Fiscali
Nel 2020, Workinvoice, in collaborazione con CRIF e PwC, ha lanciato Tax Credit Place, un innovativo marketplace per la compravendita di crediti fiscali. Lo strumento nasce in risposta alle nuove opportunità introdotte da normative come il SuperBonus e l’EcoBonus, che hanno reso i crediti fiscali un asset di grande valore per imprese, istituzioni e privati.
Tax Credit Place è stato progettato per semplificare e rendere più efficienti le transazioni di crediti fiscali, al fine di creare un mercato secondario digitale dove domanda e offerta si incontrano. La piattaforma si rivolgeva a una vasta platea di utenti, tra cui società di costruzioni che hanno maturato crediti, banche e istituti finanziari, persone giuridiche che hanno acquistato crediti da privati e imprese interessate a ottimizzare il proprio carico fiscale.
I vantaggi offerti dal marketplace erano molteplici.
Da un lato, i venditori potevano ottenere prezzi di scambio più competitivi rispetto ai canali tradizionali; dall’altro, gli acquirenti beneficiavano di rendimenti potenzialmente superiori rispetto ad altri asset con la stessa classe di rischio, senza subire l’influenza delle fluttuazioni dei mercati azionari.
Inoltre, grazie al supporto del patrimonio informativo di CRIF, ogni soggetto e prodotto presente sulla piattaforma è stato sottoposto a rigorose analisi e verifiche di compliance, al fine di garantire sicurezza e trasparenza.
Un aspetto distintivo di Tax Credit Place è stata la totale digitalizzazione del processo. Tutte le verifiche e le transazioni avvenivano online, consentendo tempi di esecuzione significativamente più rapidi rispetto ai tradizionali iter offline.
2021: Collaborazione con le Banche per Servizi di Factoring as a Service
Nel 2021, Workinvoice stringe un’importante partnership con Banca Sella, e poi con Sparkasse Cassa di Risparmio di Bolzano, uno degli istituti bancari più innovativi in Italia, per offrire alle PMI servizi finanziari digitali di nuova generazione. Tale accordo ha segnato un passo avanti decisivo nell’ambito dell’embedded finance, integrando le soluzioni fintech di Workinvoice direttamente nell’offerta della banca.
Uno dei primi risultati della collaborazione è stato il lancio del servizio di Factoring as a Service, che consente alle imprese di liberare liquidità dal ciclo incassi-pagamenti e di semplificare la gestione dei crediti commerciali.
Le partnership non si sono fermate qui: nei mesi successivi è stato introdotto anche il servizio di Reverse Factoring, progettato per garantire maggiore trasparenza e flessibilità rispetto alle soluzioni tradizionali. Questa innovazione permette anche alle aziende capofiliera di medie dimensioni (con un fatturato annuo tra 50 e 300 milioni di euro), spesso escluse dai modelli convenzionali, di accedere a uno strumento efficace Factoring Indiretto per migliorare i rapporti con i fornitori e ottimizzare i flussi finanziari.
La chiave della collaborazione risiede nella flessibilità tecnologica di Workinvoice, che ha sviluppato un sistema basato su API in grado di dialogare perfettamente con le piattaforme delle banche.
2022: Adesione ad Azimut Marketplace
Nel 2022, Workinvoice ha aderito a Azimut Marketplace, una piattaforma fintech innovativa creata da Azimut in collaborazione con Step per proporre alle PMI italiane un accesso centralizzato a diverse soluzioni finanziarie digitali.
Azimut Marketplace si distingue per il suo modello di piattaforma aperta, che sfrutta appieno le opportunità offerte dall’open banking e dalla direttiva sui servivi di pagamento, facilitando alle PMI l’accesso a soluzioni personalizzate e integrate. Tra i servizi presenti nel marketplace, si sono distinti quelli sviluppati da Workinvoice tra Invoice Trading e Smart Reverse.
Azimut Marketplace, già operativo con oltre 200 aziende registrate al lancio, si propone di essere il punto di accesso privilegiato per le PMI italiane, con servizi che spaziano dal lending istantaneo al reverse factoring, fino alla gestione dei flussi di cassa internazionali. L’obiettivo è rispondere a due necessità in particolare: la difficoltà delle aziende di accedere a servizi finanziari adeguati e l’esigenza di un unico punto di riferimento per soluzioni fintech di qualità.
Grazie alla partecipazione di Workinvoice, Azimut Marketplace si arricchisce ulteriormente attraverso soluzioni di invoice trading già riconosciute per la loro efficienza e trasparenza. L’adesione ha potenziato anche il ruolo di Workinvoice come leader nell’innovazione finanziaria.
2023 e il Grande Traguardo: 700 Milioni di Fatture Transate
Il 2023 ha rappresentato per Workinvoice un anno simbolico e di consolidamento. La fintech milanese ha raggiunto l’ambizioso traguardo di 700 milioni di euro di fatture anticipate dalla sua fondazione nel 2014, confermandosi leader nel settore dell’invoice trading in Italia. Un risultato straordinario che arriva dopo un 2022 segnato da una crescita senza precedenti e che ha visto il raddoppio dei volumi di transato e il triplicarsi del numero di imprese aderenti alla piattaforma.
Nel corso del biennio 2022/2023, la società ha rafforzato la propria posizione attraverso accordi con importanti operatori finanziari, tra cui Azimut Marketplace, Banca Sella, EnelX, e Sparkasse, oltre a collaborazioni con intermediari come Change Capital e Fidi Nordest.
Sinergie che hanno ampliato significativamente la platea di imprese servite e la capacità di investimento degli investitori istituzionali presenti sul marketplace, superando i due miliardi di euro.
Nel 2023 gli obiettivi di Workinvoice sono stati chiari: puntare all’espansione internazionale in Europa continentale attraverso un piano strategico di acquisizioni e alleanze, e proseguire l’allargamento della rete di investitori e collaborazioni con il sistema bancario.
2024: Acquisizione da parte di GeneralFinance
Il 2024 segna una svolta importante nella storia di Workinvoice con la sua acquisizione da parte di Generalfinance, società quotata su Euronext STAR Milan e specializzata in servizi di factoring per le PMI. Tale evento simboleggia non solo un traguardo per Workinvoice, ma anche un esempio emblematico di Open Innovation nel settore finanziario, dove l’integrazione tra fintech e istituzioni tradizionali si traduce in nuove opportunità e vantaggi per tutti gli attori coinvolti, inclusi i clienti finali.
L’acquisizione di Workinvoice permette a Generalfinance di ampliare e diversificare la propria offerta con soluzioni innovative di invoice discounting e di finanziamento del capitale circolante. La tecnologia avanzata di Workinvoice, unita alle risorse finanziarie e all’esperienza operativa di Generalfinance, potenzia la piattaforma Fintech al fine di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più orientato verso la digitalizzazione.
L’acquisizione si basa sulla partecipazione di quattro partner chiave:
- Workinvoice, con il suo know-how tecnologico nell’invoice trading;
- Generalfinance, con risorse finanziarie e competenze di mercato;
- CRIF, con i suoi dati e modelli di rischio avanzati;
- Banco Desio, con una rete di distribuzione capillare.
La fusione delle suddette realtà dà vita a una struttura innovativa, che migliora la capacità di risposta, l’efficienza e la gestione del rischio, attraverso tecnologie come l’open banking, l’intelligenza artificiale e il machine learning.
La nuova Direzione “Fintech & Digital Lending”, guidata dal CEO di Workinvoice Matteo Tarroni, rappresenta il cuore strategico di questa trasformazione. Con questo team, Generalfinance punta a specializzare ulteriormente i propri servizi di factoring, con focus particolare sulla clientela corporate distressed e retail.
L’evento di acquisizione non è la fine di un capitolo, ma l’inizio di una nuova fase per Workinvoice, che con questa operazione entra a far parte di un ecosistema ancora più ampio, capace di rivoluzionare il modo in cui le PMI gestiscono la propria liquidità e il capitale circolante.