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5 Luglio 2024

Open Innovation nel Finance: le Partnership tra Banche e Fintech

Da anni il mondo finanziario sta cambiando, spinto dalla trasformazione digitale. Oggi concepiamo banche, assicurazioni e servizi in modo radicalmente diverso rispetto al passato. Ma perché questa evoluzione è così importante? Perché dovremmo prestarvi attenzione sia come consumatori che come imprenditori?

La risposta è semplice: perché impatta direttamente sul nostro quotidiano, migliorandolo. Grazie all’Open Innovation, le soluzioni finanziarie sono sempre più veloci, flessibili e accessibili. Le partnership tra banche e fintech permettono di combinare l’agilità e l’innovazione di startup tecnologiche con la solidità e la vasta base clienti degli istituti bancari tradizionali. I consumatori, dunque, possono usufruire di servizi finanziari più personalizzati, efficienti e convenienti, mentre le aziende possono ampliare la loro offerta.

Open Innovation nel Finance

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Cos’è l’Open Innovation?

L’Open Innovation è un modello di gestione dell’innovazione che promuove la collaborazione tra organizzazioni e individui esterni per sviluppare nuove idee, prodotti e servizi. A differenza della gestione tradizionale dei laboratori di ricerca, che si basa principalmente sulla segretezza delle scoperte, l’Open Innovation si alimenta della collaborazione tra aziende.

Un simile approccio permette di accelerare il processo di innovazione e di accedere a un più ampio pool di idee e tecnologie: le aziende cercano, da una parte, di incorporare idee esterne nei loro processi; dall’altra, di esternalizzare alcune delle loro innovazioni per creare nuove opportunità di mercato. Questo scambio bidirezionale favorisce una maggiore reattività alle esigenze del mercato, e promuove una cultura di collaborazione continua. Così, un grande vantaggio dell’Open Innovation risiede nella capacità di mitigare i rischi associati allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, poiché le aziende potranno testare e validare idee in collaborazione con partner esterni prima di un lancio su larga scala.

Nel settore finanziario, l’Open Innovation si manifesta attraverso partnership strategiche tra banche e fintech, dove le istituzioni finanziarie tradizionali e le startup tecnologiche uniscono le forze per creare soluzioni finanziarie avanzate, migliorare l’efficienza operativa e offrire servizi più personalizzati e accessibili ai clienti. Il modello di innovazione aperta sta diventando un elemento chiave per la competitività e la crescita sostenibile nel panorama finanziario globale, poiché dà modo alle organizzazioni di essere più agili e adattabili.

Open Innovation in ambito Finanziario: Open Banking

L’Open Innovation si applica nel settore finanziario attraverso l’open banking, introdotto in risposta alla necessità di maggiore trasparenza e competitività nel settore bancario. La sua implementazione è stata facilitata da normative come la PSD2 (Payment Services Directive 2) in Europa, che hanno obbligato le banche a condividere i dati dei clienti, con il loro consenso, con fornitori terzi tramite API sicure. La regolamentazione ha segnato una svolta, poiché ha creato un ambiente in cui i dati finanziari possono essere condivisi in modo sicuro e controllato.

Grazie all’open banking, sono nati numerosi nuovi servizi e applicazioni che aiutano i consumatori a gestire meglio le loro finanze: budgeting, aggregatori di conti, soluzioni di pagamento innovative e piattaforme di comparazione di prodotti finanziari. Ha quindi gettato le basi per un ecosistema finanziario più aperto e collaborativo, dove l’innovazione è incentivata e i consumatori hanno accesso a tanti differenti servizi finanziari. Gli effetti di questo scenario? Maggiore efficienza e trasparenza, costi ridotti e una migliore accessibilità ai servizi finanziari.

Tuttavia, l’open banking è solo il primo passo verso un ecosistema finanziario veramente integrato: è con l’open finance che si raggiunge una completa interoperabilità e collaborazione tra diverse istituzioni finanziarie.

Strategie di Open Innovation nel Finance: Collaborazione tra Banche e Fintech

Come accennato, l’Open Innovation nel settore finanziario si basa sulla collaborazione tra banche, fintech e altre istituzioni finanziarie per sviluppare nuove soluzioni e servizi. Tra le strategie di Open Innovation, partnership, joint venture, programmi di accelerazione e acquisizioni. L’obiettivo è combinare la solidità e la base clienti delle banche tradizionali con l’agilità e la capacità innovativa delle fintech.

La collaborazione tra banche tradizionali e fintech è diventata una strategia chiave per affrontare le sfide del mercato finanziario moderno. Le fintech portano innovazione, tecnologie e un approccio centrato sul cliente, mentre le banche offrono risorse, infrastrutture e una vasta base clienti. La sinergia tra le due crea un ecosistema di cui entrambe le parti beneficiano: le fintech possono scalare le loro soluzioni e accedere a nuovi mercati, mentre le banche possono migliorare la loro offerta e competere più efficacemente.

Molti casi lo dimostrano. Barclays ha avviato un programma di accelerazione per startup, investendo nell’Open Innovation. Santander ha acquisito Ebury per ampliare il proprio raggio d’azione digitale. NatWest ha scommesso su Vodeno, divenendo socio di maggioranza, per sviluppare servizi di Banking-as-a-Service.

È evidente: unendo rispettive expertise e approcci, Fintech e banche tradizionali possono raggiungere risultati vincenti.

Un caso di successo: Generalfinance e Workinvoice

Un esempio di Open Innovation nel settore finanziario è dato dall’acquisizione di Workinvoice da parte di Generalfinance. L’operazione illustra le potenzialità dell’integrazione tra fintech e istituzioni finanziarie tradizionali, ma dimostra anche come la collaborazione strategica possa portare benefici a entrambe le parti coinvolte e, soprattutto, ai clienti finali.

Generalfinance è una società quotata su Euronext STAR Milan, specializzata nel fornire servizi di factoring alle piccole e medie imprese (PMI) in difficoltà. Workinvoice, invece, è una fintech pioniera nell’invoice trading in Italia. La sua piattaforma permette alle aziende di cedere i propri crediti commerciali, offrendo una soluzione innovativa per migliorare la liquidità e la gestione del capitale circolante. Dall’inizio delle sue operazioni, Workinvoice ha facilitato lo scambio di oltre 700 milioni di euro in crediti commerciali, a testimonianza dell’attrattiva esercitata su aziende che cercano alternative ai tradizionali canali di finanziamento.

L’acquisizione integra quattro partner chiave: Workinvoice con la sua tecnologia innovativa, Generalfinance con risorse e capitale, CRIF con dati e modelli di rischio avanzati, e Banco Desio con una vasta rete di distribuzione. Si viene a creare dunque una potente piattaforma, capace di migliorare le capacità operative con soluzioni di finanziamento avanzate e personalizzate per le PMI.

Cosa comporta l’acquisizione di Workinvoice?

L’acquisizione di Workinvoice da parte di Generalfinance segna una tappa importante nel percorso di crescita e digitalizzazione della società, ma rappresenta anche un cambiamento paradigmatico nel modo di erogare servizi finanziari innovativi e personalizzati.

Prima di tutto, l’operazione consente a Generalfinance di espandere e diversificare la propria offerta di servizi, sviluppando l’attività di invoice discounting e il finanziamento del capitale circolante delle PMI con soluzioni innovative di digital lending. Integrando la tecnologia di Workinvoice, Generalfinance potrà migliorare l’efficienza operativa e ampliare la gamma di servizi offerti, rispondendo meglio alle esigenze di specializzazione e flessibilità richieste dal mercato moderno.

Inoltre, la fusione di Workinvoice in Generalfinance darà vita a una nuova Direzione “Fintech & Digital Lending” guidata da Matteo Tarroni. La nuova struttura permetterà di sfruttare sinergie operative e tecniche, creando una piattaforma potente e integrata che combina le competenze tecnologiche di Workinvoice, le risorse finanziarie di Generalfinance, i dati e i modelli di rischio avanzati di CRIF e la vasta rete di distribuzione di Banco Desio.

L’acquisizione permetterà a Generalfinance di specializzare ulteriormente la propria struttura di factoring sulla clientela corporate distressed, erogando servizi sempre più specializzati di finanziamento e gestione del capitale circolante. I clienti retail saranno progressivamente indirizzati verso la piattaforma Workinvoice, dove potranno beneficiare di prodotti digitali standard per il finanziamento del capitale circolante. Il processo mira a migliorare i tempi di risposta, l’efficienza complessiva e la gestione del rischio, sfruttando le potenzialità offerte dall’open banking, dall’intelligenza artificiale e dal machine learning.

L’operazione Generalfinance-Workinvoice mostra come l’Open Innovation stia guidando la trasformazione del settore finanziario. Grazie alla collaborazione tra startup innovative e player consolidati, è possibile creare sinergie preziose che migliorano l’esperienza dei clienti.

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