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25 Luglio 2024

Open Banking: Come Funziona e Come Cambia il Sistema Bancario

Non è inusuale che banche e fintech si trovino a lavorare fianco a fianco con un obiettivo condiviso: rendere la vita finanziaria dei clienti più semplice e conveniente. Come? Condividendo i dati finanziari in modo sicuro con l’implementazione di API, affinché nuovi attori possano proporre servizi su misura.

In questo articolo parleremo, dunque, di Open Banking e di come stia ridefinendo i servizi bancari con un modello win-win, in cui tutti vincono: clienti, banche e startup. Un cambiamento epocale guidato da innovazione e collaborazione, per costruire il banking del futuro.

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Cos’è l’Open Banking?

L’Open Banking (applicazione del modello di Open Innovation ai servizi finanziari) è un sistema innovativo che consente la condivisione sicura dei dati finanziari dei clienti tra diverse istituzioni bancarie e terze parti autorizzate tramite API. Il tutto si basa sul principio della trasparenza e della centralità del cliente, che mantiene il controllo totale sui propri dati. La condivisione avviene esclusivamente con il consenso esplicito del cliente, così da garantire che ogni trasferimento di informazioni sia volontario e protetto.

Il cuore dell’Open Banking è costituito dalle API, che permettono una comunicazione fluida e standardizzata tra le banche e le terze parti, facilitando l’integrazione di nuovi servizi finanziari. Le API fungono da ponte, poiché consentono alle applicazioni esterne di accedere ai dati bancari per offrire servizi avanzati come la gestione del budget, il monitoraggio delle spese, l’analisi finanziaria, e molto altro.

L’obiettivo dell’Open Banking è duplice: da un lato, aumentare la trasparenza del settore finanziario, dall’altro, promuovere l’innovazione. La trasparenza viene migliorata attraverso la facilità di accesso alle informazioni finanziarie, in modo tale che i clienti possano confrontare diversi prodotti e servizi in modo agevole. L’innovazione, invece, è incentivata dalla possibilità per le fintech e altre imprese di sviluppare servizi finanziari più personalizzati e competitivi, rispondendo meglio alle esigenze dei consumatori moderni.

L’Open Banking rappresenta una svolta verso un sistema bancario più aperto e collaborativo. Le banche non sono più entità isolate, ma parte di un ecosistema integrato che valorizza la cooperazione e la condivisione dei dati.

Le Origini dell’Open Banking

L’Open Banking affonda le sue radici nella seconda direttiva sui servizi di pagamento dell’Unione Europea (PSD2), entrata in vigore nel gennaio 2018. Obbligando le banche tradizionali a fornire accesso ai conti dei clienti a terze parti autorizzate, incluse le fintech, ne ha scardinato il monopolio: prima della PSD2, le banche erano le sole custodi dei dati finanziari dei clienti, e dunque le possibilità di sviluppo erano limitate.

Con l’introduzione della PSD2, le banche sono tenute a consentire a terze parti di accedere ai dati dei conti dei clienti, ma solo con il consenso esplicito di questi ultimi. Si è aperta così la strada a una nuova era di collaborazione e integrazione nel settore finanziario.

Le fintech, in particolare, hanno beneficiato enormemente di questa direttiva. Grazie alla PSD2, queste nuove realtà hanno potuto sviluppare una gamma di servizi aggiuntivi, come app per la gestione delle finanze personali, strumenti di budgeting, piattaforme di pagamento avanzate e soluzioni di credito personalizzate. L’accesso ai dati bancari ha permesso alle fintech di offrire prodotti più personalizzati e mirati, rispondendo meglio alle esigenze specifiche dei consumatori e delle imprese.

La PSD2 ha anche introdotto nuovi standard di sicurezza, come l’autenticazione forte del cliente (SCA), che richiede l’uso di almeno due dei tre fattori di autenticazione: conoscenza (qualcosa che solo l’utente sa), possesso (qualcosa che solo l’utente possiede) e inerenza (qualcosa che l’utente è). A giovarne, la protezione dei dati finanziari e la sicurezza delle transazioni.

Nel 2024, l’adozione della terza Direttiva sui Servizi di Pagamento (PSD3) e del Regolamento sui Servizi di Pagamento (PSR) ha ulteriormente ampliato e rafforzato il quadro normativo introdotto dalla PSD2. Guidata dai progressi tecnologici e dai cambiamenti nel comportamento dei consumatori, la PSD3 mira a creare un mercato dei pagamenti digitali ancora più integrato e sicuro.

Tra le principali innovazioni, la PSD3 prevede misure di sicurezza potenziate (es. l’indipendenza dei fattori di autenticazione), nonché nuove disposizioni su frodi e responsabilità, con una maggiore protezione dei consumatori.

Come funziona l’Open Banking?

Il funzionamento dell’Open Banking si basa sull’uso di API sicure che permettono alle terze parti di accedere ai dati finanziari dei clienti in modo regolamentato e controllato. Le API sono essenzialmente dei canali di comunicazione che consentono a diverse applicazioni di interagire tra loro. Ecco come avviene il processo:

  1. Consenso del cliente: il cliente deve dare il proprio consenso esplicito affinché una terza parte possa accedere ai suoi dati bancari.
  2. Accesso ai dati: una volta ottenuto il consenso, la terza parte utilizza le API fornite dalla banca per accedere ai dati del cliente.
  3. Sicurezza e regolamentazione: l’intero processo è strettamente regolamentato per garantire la sicurezza dei dati e la privacy del cliente, in conformità con le normative come il GDPR.

Vantaggi dell’Open Banking

L’Open Banking offre una serie di vantaggi sia per i consumatori che per le imprese. Per i consumatori, uno dei principali benefici è il maggiore controllo sui propri dati finanziari. Grazie all’Open Banking, possono infatti decidere chi può accedere alle loro informazioni finanziarie e per quali scopi, garantendo una gestione più sicura e consapevole dei propri dati.

Inoltre, le terze parti autorizzate possono proporre servizi finanziari su misura, come strumenti di gestione del budget, prestiti personalizzati e analisi finanziarie avanzate, rispondendo in modo più preciso alle esigenze individuali dei consumatori.

Per le imprese, invece, l’Open Banking rappresenta un potente motore di innovazione. Le fintech e altre aziende possono sfruttare l’accesso ai dati bancari per sviluppare nuovi prodotti e servizi innovativi, che spesso superano in efficienza e personalizzazione quelli offerti dalle banche tradizionali. L’accesso ai dati tramite API, poi, riduce la necessità di processi manuali, accelerando le operazioni e riducendo i costi. Inizio modulo

Sfide dell’Open Banking

Nonostante i numerosi vantaggi, l’Open Banking presenta anche diverse sfide che devono essere affrontate per garantirne il successo.

  • Sicurezza dei dati: la sicurezza dei dati è una delle principali preoccupazioni nell’Open Banking. Le banche e le terze parti devono implementare misure di sicurezza robuste per proteggere i dati dei clienti da accessi non autorizzati e violazioni.
  • Regolamentazione: l’Open Banking richiede un quadro normativo chiaro e uniforme per garantire che tutte le parti coinvolte rispettino le stesse regole. Le normative devono essere costantemente aggiornate per tenere il passo con l’evoluzione tecnologica e le nuove minacce alla sicurezza.
  • Educazione dei consumatori: è fondamentale educare i consumatori sui benefici e sui rischi dell’Open Banking. I clienti devono essere consapevoli di come i loro dati vengono utilizzati e delle misure di sicurezza in atto per proteggerli.

Impatto sul Sistema Bancario

L’Open Banking sta avendo un impatto sul sistema bancario, trasformando il modo in cui le banche operano e competono.

Ne ha infatti facilitato la collaborazione con le fintech, creando un ecosistema finanziario più integrato e innovativo: le fintech possono sfruttare le infrastrutture bancarie esistenti per offrire nuovi servizi; mentre le banche possono beneficiare delle tecnologie avanzate sviluppate dalle fintech.

Così, molte istituzioni stanno investendo in tecnologie digitali sviluppando partnership strategiche con fintech per migliorare la loro offerta e rimanere rilevanti nel mercato.

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