La storia di un’impresa italiana di eccellenza è spesso una storia di resilienza. È il caso di Som Stampi, azienda di Lumezzane (Brescia) specializzata nella costruzione di stampi per pressofusione. La sua vicenda dimostra come un’azienda sana possa trovarsi in una crisi di liquidità per shock esterni e come l’adozione di strumenti finanziari innovativi possa ribaltarne le sorti.
“Negli anni più duri della crisi ci siamo trovati senza liquidità, a causa del fallimento di due grossi clienti. Le banche, dopo i fallimenti, ci hanno chiuso il fido e noi ci siamo trovati a non poter più anticipare le fatture.” – Ornella Sciola, socia e amministratore di Som Stampi
Il Profilo dell’Eccellenza: Som Stampi
Fondata nel 1969, Som Stampi è un esempio di sapienza manifatturiera italiana. L’azienda, oggi guidata dalla seconda generazione della famiglia Sciola, realizza gusci in acciaio su disegno di clienti globali, con applicazioni nei settori dell’automotive e dell’illuminazione.
Con 10 dipendenti e un fatturato di 2,2 milioni di euro, l’azienda unisce macchine a controllo numerico di alta precisione a una finitura artigianale, dove l’intervento umano è ancora decisivo. Ogni stampo è un pezzo unico, parte di una filiera produttiva solida e complessa che vede clienti finali esteri e fonderie radicate nel bresciano.
Quando il Sistema Tradizionale si Inceppa
Tra il 2010 e il 2013, la solidità di Som Stampi non è bastata a proteggerla. Il fallimento di due clienti strategici ha innescato una reazione a catena. La perdita improvvisa di fatturato e l’aumento del rischio percepito hanno spinto gli istituti di credito a una stretta creditizia immediata.
Si tratta di una dinamica comune: quando il rischio di un portafoglio clienti si alza, le banche spesso riducono o azzerano le linee di credito per l’anticipo fatture, lasciando le PMI senza il sostegno necessario alla gestione del capitale circolante.
La Scoperta di un’Alternativa: la Finanza Disintermediata
Di fronte alla chiusura dei canali tradizionali, Ornella Sciola ha cercato attivamente delle soluzioni. La sua ricerca online l’ha portata a scoprire Workinvoice e il meccanismo dell’invoice trading. Anziché chiedere un prestito, l’azienda ha potuto cedere le proprie fatture emesse verso clienti solidi, ottenendo liquidità immediata da una platea di investitori istituzionali.
Il funzionamento si è rivelato subito efficace: Workinvoice analizza il debitore e, in caso di esito positivo, anticipa il corrispettivo della fattura.
I Benefici Concreti dell’Invoice Trading per Som Stampi
La scelta di affidarsi all’invoice trading ha generato benefici immediati per il business di Som Stampi, come sottolinea la stessa amministratrice. I vantaggi principali sono stati:
- Cessione Pro Soluto: la vendita del credito avviene con la formula pro soluto. Tale meccanismo trasferisce il rischio di insolvenza del debitore all’acquirente, sollevando l’azienda cedente da ogni preoccupazione.
- Nessun Impatto sulla Centrale Rischi: a differenza di un fido, la cessione di fatture è una vendita di un asset, non un nuovo debito. Di conseguenza, non impatta negativamente il profilo creditizio dell’azienda.
- Processo Snello e Trasparente: l’assenza di burocrazia ridondante e il rapporto diretto con un consulente dedicato hanno semplificato l’intero processo.
- Pieno Controllo: l’imprenditore ha la libertà di scegliere quali fatture cedere e quando, utilizzando lo strumento solo in caso di necessità e con la massima flessibilità.
“Quando mi serve liquidità e ho una fattura da scontare, Workinvoice è diventata la mia prima opzione.”
La vicenda di Som Stampi è una testimonianza diretta di come i finanziamenti alternativi e l’innovazione fintech possano concretamente sostenere la spina dorsale dell’economia italiana, anche di fronte a sfide complesse.