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5 Dicembre 2023

Migliorare Bilancio Aziendale e Rating Creditizio con l’Invoice Trading

La fine dell’anno è sempre un periodo cruciale per le aziende perché è il momento in cui si deve chiudere il bilancio d’esercizio. Ci sono alcune voci del rendiconto a cui gli imprenditori devono stare particolarmente attenti e sono il capitale circolante e la posizione finanziaria netta. Sono queste, infatti, le due righe che le banche guardano per prime qualora debbano valutare di aprire una pratica per la concessione di un prestito. È dal capitale circolante e dalla posizione finanziaria netta, infatti, che si deduce se la tale impresa è solida. Altre due parole chiave per valutare la salute del bilancio sono rating e score creditizio.

Bilancio aziendale e rating creditizio

Differenze tra Rating Finanziario e Score Creditizio

Entrambe le voci, rating e score creditizio, permettono di analizzare l’affidabilità economico-finanziaria di un’impresa, ma tra i due strumenti esistono delle sostanziali differenze: Il rating finanziario si focalizza su una visione futura della capacità d’impresa; è una valutazione effettuata da un pool di esperti analisti e il giudizio viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, ovvero l’agenzia di rating.

Il giudizio, inoltre, è assegnato contrassegnando la valutazione secondo diverse scale di valori che variano in base all’agenzia che si occupa di emettere il rating.

Lo score creditizio offre un’istantanea che si basa sull’analisi della storia dell’azienda: valuta il merito creditizio attraverso analisi quantitative basate su modelli statistici che incorporano informazioni sulla storia aziendale (verifica dei bilanci d’esercizio, abitudini di pagamento, caratteristiche del settore di appartenenza).

Il punteggio della valutazione viene espresso utilizzando una scala numerica che identifica le classi di rischio.

L’Impatto di Rating e Score sulle Condizioni di Prestito

Questi due parametri sono quelli che producono una sorta di patentino sulla solvibilità dell’azienda. I prestiti sono solitamente concessi a tassi più o meno elevati in funzione dello score creditizio e del rating dell’impresa, e naturalmente meno sono virtuosi i giudizi, maggiore sarà il tasso di interesse (o addirittura potrebbe precludere completamente l’erogazione del prestito).

Fatture Insolute e Impatto sul Bilancio

Tra i fattori che agiscono maggiormente sulle voci di bilancio di cui sopra – il capitale circolante e la posizione finanziaria netta – penalizzando score creditizio e rating ci sono le fatture insolute; si tratta di quelle fatture emesse per lavori già fatti, ma che devono ancora essere pagate dal cliente. In Italia i tempi di pagamento sono spesso molto lunghi: secondo un recente studio della Cgia di Mestre, per le transazioni commerciali tra privati – in particolare tra le medie e grandi imprese e i propri fornitori, che per lo più sono piccole e medie imprese – si raggiunge una media di 69 giorni per il saldo.

Tutte le fatture insolute del periodo autunnale, dunque, possono trasformarsi in un boomerang per i bilanci delle Pmi.

Invoice Trading come Soluzione per le PMI

Una soluzione pratica, fattibile e conveniente a questo problema, però, esiste: anticipando le proprie fatture, attraverso un servizio di invoice trading come quello di Workinvoice, si alleggerisce la posizione debitoria e dunque si migliorare il bilancio e con esso il rating

Per dimostrare l’utilità di questo strumento abbiamo messo a confronto l’invoice trading con l’anticipo fatture tradizionale e abbiamo simulato il modo in cui entrambi influenzano lo stato patrimoniale.

Prima di questo è però necessario un passaggio: dobbiamo capire cosa siano il Capitale Circolante Commerciale (CCC) e la Posizione Finanziaria Netta, due indicatori fondamentali per valutare la salute dell’azienda.

Capitale Circolante Commerciale e Posizione Finanziaria Netta

In generale, i tre elementi fondamentali per avere un bilancio in ordine sono:

  • il livello di capitale circolante commerciale
  • le disponibilità liquide
  • il debito verso gli Istituti di credito

In particolare, il primo di questi tre elementi è un indicatore fondamentale che esprime il fabbisogno finanziario netto di un’impresa e può essere calcolato attraverso questa formula:

Capitale Circolante Commerciale = crediti commerciali + rimanenze di magazzino – debiti commerciali

Dunque, se al crescere del CCC viene consumata liquidità, al contrario, quando esso diminuisce (ad esempio in seguito a una riduzione dei crediti commerciali), la cassa a disposizione aumenta. Risulta quindi evidente che un bilancio da cui risulta un CCC in diminuzione sia da considerarsi più sano.

Quanto agli altri due elementi, ovvero le disponibilità liquide e il debito finanziario, vengono considerate più solide le aziende che hanno a disposizione molta cassa, mentre più rischiose quelle che hanno già contratto debiti con le banche o altri istituti di credito. L’indicatore che esprime questo concetto è la Posizione Finanziaria Netta (PFN) pari a:

Posizione Finanziaria Netta = debito finanziario – disponibilità liquide

Vantaggi dell’Invoice Trading sul Bilancio: Esempio Pratico

Alla luce di queste considerazioni, come può l’invoice trading ottimizzare il bilancio d’esercizio? A differenza dell’anticipo fatture bancario, quando un credito commerciale viene ceduto con l’invoice trading, il rischio di mancato pagamento non rimane in capo all’azienda, ma viene assunto dall’investitore che acquista la fattura. Di conseguenza, il credito commerciale trasformato in liquidità non va a gravare sulle passività finanziarie dello stato patrimoniale, non è considerato finanziamento e non viene pertanto segnalato in Centrale Rischi (CR) Banca d’Italia. Vediamolo meglio con un esempio pratico.

Immaginiamo di cedere un credito commerciale di 50.000 euro utilizzando l’anticipo fatture bancario, con un bilancio che presenta un CCC di 110.000 euro e una Posizione Finanziaria Netta di 85.000 euro.

Effetti Invoice Trading su Stato Patrimoniale (Caso 1)

Come si vede sopra, il CCC è pari a 110.000€ (32.000 + 113.000 – 35.000) e la PFN è di 85.000€ (95.000€ – 10.000€). Anticipando in banca una fattura da 50.000€, questi due indicatori rimangono invariati, come anche la voce “crediti verso clienti”, mentre aumentano la liquidità disponibile e il debito finanziario.

Quando però l’azienda utilizzerà la nuova iniezione di liquidità per pagare le spese vive (affitti, stipendi, fornitori), la Posizione Finanziaria Netta subirà inevitabilmente un peggioramento, così come il rating aziendale.

Effetti Invoice Trading su Stato Patrimoniale (Caso 1)

Nel secondo esempio proposto, invece, abbiamo immaginato di anticipare lo stesso importo utilizzando lo strumento dell’invoice trading, attraverso una piattaforma fintech come Workinvoice.

In questo caso, i crediti commerciali si riducono di 50.000€ e allo stesso tempo aumenta la liquidità. Dato però che questa operazione non va ad appesantire la voce dei debiti finanziari, il CCC (pari a 63.000€ + 32.000€ – 35.000€ = 60.000€) e la PFN (95.000€ – 60.000€ = 35.000€) si riducono. Non solo, l’effetto su quest’ultima sarebbe comunque migliore rispetto alla situazione iniziale anche nel caso in cui la liquidità venga utilizzata per pagare le spese.

L’Importanza di un Bilancio Sano per le Banche

Come abbiamo visto, lo strumento di invoice trading offerto dalle piattaforme fintech come Workinvoice può essere lo strumento ideale in questo periodo dell’anno perché alleggerisce lo stato patrimoniale in pochi giorni, migliorando l’intero bilancio dell’azienda ed il suo rating creditizio. Avere un bilancio in ordine, poi, è anche importante per migliorare la propria posizione nei confronti delle banche: ai fini della determinazione del rating, il bilancio può infatti arrivare anche a pesare per il 50% nella valutazione dell’azienda.

 


 

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