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14 Novembre 2023

Invoice Trading vs Factoring Tradizionale: Vantaggi e Differenze

Factoring e invoice trading possono aiutare le imprese a migliorare la gestione del proprio capitale circolante. Se entrambi di fatto permettono di incassare le proprie fatture prima della scadenza, sono però due strumenti profondamente diversi. L’invoice trading, forse un po’ meno conosciuto rispetto al factoring tradizionale, è un servizio flessibile, agile e trasparente che in certi casi può rivelarsi più vantaggioso rispetto al canale tradizionale. In questo articolo ti spieghiamo perché.

Differenze tra Invoice trading e Factoring Tradizionale

Gestione del Capitale Circolante: un Fattore Cruciale per le Aziende

Se per le aziende saper gestire bene il proprio capitale circolante è una necessità evidente, non sempre è altrettanto chiaro quale, tra quelli esistenti, sia lo strumento più adatto a tale scopo. Il capitale circolante è infatti una sorta di carburante che fa funzionare meglio il motore finanziario di un’impresa.Saperlo gestire in modo corretto è fondamentale, perché significa poter contare su di un cuscinetto di liquidità che permette di generare cassa attraverso le vendite, pagare per tempo i fornitori ed eventuali debiti a breve termine e infine cogliere opportunità di investimento per la crescita futura del proprio business.

Esistono diverse soluzioni utili a questo scopo, che permettono di anticipare il pagamento delle proprie fatture, ottenendo liquidità prima della loro scadenza. Alcuni di questi strumenti sono erogati dalle banche, come l’anticipo fatture o il factoring, altri da società fintech, come l’invoice trading. Le aziende, tuttavia, conoscono ancora troppo poco quest’ultimo strumento: in questo articolo metteremo a confronto il classico factoring bancario con l’invoice trading di Workinvoice e spiegheremo quali sono i vantaggi che presenta rispetto al canale tradizionale. Ma prima di tutto partiamo dalle definizioni.

Factoring e Invoice Trading: Definizioni e Differenze

Il factoring è un accordo in cui un’impresa cede i propri crediti futuri a una società finanziaria specializzata che li riscuote dai debitori originali. Con questo sistema l’azienda cede un flusso almeno annuale di crediti verso determinati clienti alla società di factoring, che lo finanzia trattenendo un interesse e addebitando una commissione di gestione. Le aziende che utilizzano questo strumento ottengono così un flusso costante di liquidità.

Tuttavia, il factoring non elimina il rischio di mancato pagamento da parte del debitore che rimane a carico dell’azienda cedente. Inoltre, prevede la segnalazione nella Centrale Rischi (che limita la possibilità di ottenere credito in futuro) e la concessione può essere basata su garanzie (fideiussioni) dei soci.

Nell’Invoice Trading la transazione avviene su una piattaforma online che fa da intermediario tra l’azienda cedente e degli investitori istituzionali, che acquistano il credito assumendosi il rischio al posto dell’impresa. Inoltre, l’azienda non ha vincoli rispetto al numero di crediti da cedere (può scegliere di anticipare anche una singola fattura), né temporali o di valore anticipabile.

Al creditore non sono richieste garanzie, ipoteche o fidejussioni e non è prevista la segnalazione in Centrale Rischi perché la cessione del credito non si configura come operazione di finanziamento e non è concessa da intermediari finanziari.

Confronto Pratico tra Invoice Trading vs Factoring

Facciamo ora un esempio pratico: immaginiamo di voler anticipare una fattura di 68.721€ della durata prevista di 103 giorni e con un ritardo di pagamento di 61 giorni, e confrontiamo i costi di un factor tradizionale con quelli di Workinvoice. Nel primo caso il costo totale è di 9.227€, contro i 3.608€ che si pagherebbero utilizzando l’invoice trading: circa un terzo del costo del factoring.

Differenze tra Workinvoice e il Factoring Tradizionale

Come si vede dall’immagine, oltre a commissioni inferiori, nel caso di Workinvoice non esistono costi di istruttoria e non c’è alcun tipo di costo nascosto dato che tutto quello che viene richiesto è chiaramente indicato nel contratto.  Ciò che poi fa davvero la differenza sul totale sono i costi da sostenere in caso di ritardo nel pagamento della fattura: 206€ con l’invoice trading, 3.579€ se ci si avvale del factoring.

Factoring vs Invoice Trading: Documentazione Richiesta e Burocrazia

Un’altra sostanziale differenza sta nella documentazione richiesta per accedere al servizio. Avere a che fare con una banca ancora oggi vuol dire scontrarsi con una burocrazia insostenibile, fatta di spostamenti fisici in filiale e di una grande quantità di documenti da produrre. In media infatti la banca richiede almeno dieci documenti al cliente che vuole sottoscrivere il factoring:

  • Documento di privacy e trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari
  • Condizioni economiche dell’operazione
  • Contratto di factoring
  • Accordo di utilizzo del portale online
  • Verifica dell’identità del cliente e specimen di firma
  • Dichiarazione di ricevuta informazioni e documenti
  • Informativa sul trattamento dei dati personali
  • Dichiarazione in relazione agli obblighi di antiriciclaggio
  • Lettera di inizio rapporto
  • Dichiarazione relativa all’insorgenza del credito

Anche al debitore vengono chiesti almeno due documenti (a cui si aggiunge in alcuni casi un documento di accettazione o riconoscimento) che di solito sono:

  • Lettera di inizio rapporto
  • Dichiarazione unilaterale di accettazione

Il processo di iscrizione a Workinvoice è invece molto più semplice: una volta effettuata la registrazione l’azienda deve caricare i dati utili alla valutazione, cioè un questionario con le info rispetto al merito del debitore di cui vuole anticipare il credito e la Centrale Rischi Banca d’Italia dell’azienda, aggiornata agli ultimi 3 mesi e relativa agli ultimi 6 mesi. In caso di esito positivo, l’azienda deve solo caricare i documenti probatori del credito e sottoscrivere il contratto di adesione.

L’unico documento che il cliente deve firmare è quindi il contratto di adesione mentre al debitore, nella maggior parte dei casi, tocca invece solo una chiamata con i nostri risk officer ed eventualmente un documento di accettazione o di riconoscimento (per esempio la verifica della fattura via pec o tramite link). Il tutto avviene in pochi giorni e senza complicazioni burocratiche.

Invoice Trading vs Factoring Tradizionale

In sintesi, l’invoice trading è uno strumento più flessibile, più trasparente e meno costoso, che quindi può adattarsi meglio alle necessità di molte aziende.

Se anche tu sei alla ricerca di una soluzione che ti permetta di gestire il capitale circolante senza vincoli e troppa burocrazia contatta i nostri consulenti.

 


 

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