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18 Ottobre 2024

Identità Digitale (Digital Identity): Cos’è, Come Funziona e gli Strumenti in Italia

In un mondo sempre più connesso e digitale, l’identificazione sicura e univoca degli utenti è fondamentale per accedere a servizi pubblici e privati in modo rapido, efficiente e sicuro. 

In quest’articolo vedremo cosa si intende esattamente con identità digitale, come funziona e quali sono gli strumenti che abbiamo a disposizione per utilizzarla, soprattutto in Italia.

Identità Digitale (Digital Identity)

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Cosa si intende con Identità Digitale

L’identità digitale, o Digital Identity, è un concetto sempre più centrale nel processo di digitalizzazione globale. Il termine si riferisce all’insieme di informazioni che identificano in modo univoco una persona o un’entità online, così da avere pieno accesso a vari servizi digitali. 

Oggi, la fiducia negli scambi online dipende in larga misura dalla capacità di verificare e proteggere l’identità degli utenti, così da rendere il processo di autenticazione la base del commercio elettronico, del banking online e di altre attività. Senza un’identità digitale solida e sicura, gli utenti sarebbero esposti a rischi elevati di frodi, furti di identità e accessi non autorizzati, cosa che minerebbe la fiducia nelle piattaforme online.

Tale strumento semplifica l’accesso a una serie di servizi, ma riduce anche i costi operativi per le aziende e porta ad una maggiore efficienza operativa. La possibilità di verificare l’identità di un utente in tempo reale attraverso soluzioni di autenticazione avanzate, come la biometria e la crittografia, fornisce un livello di sicurezza senza paragoni e che elimina molte delle vulnerabilità legate ai sistemi tradizionali basati su password.

Come funziona la Digital Identity

Il funzionamento dell’identità digitale si basa su un processo di autenticazione, che può essere suddiviso in tre fasi principali: creazione, verifica e utilizzo.

  1. Creazione: nella prima fase, l’utente richiede un’identità digitale fornendo una serie di informazioni personali. L’autorità che emette l’identità digitale, come un identity provider, verifica l’identità dell’utente attraverso documenti tradizionali (carta d’identità, passaporto, ecc.) o tramite riconoscimento biometrico.
  2. Verifica: dopo aver raccolto i dati necessari, l’autorità di certificazione verifica la loro autenticità, incrociando le informazioni con quelle presenti nei registri pubblici o privati. Completata la verifica, all’utente viene assegnato un profilo digitale con credenziali univoche (username, password, PIN, oppure autenticazione biometrica come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale).
  3. Utilizzo: ottenute le credenziali digitali, l’utente può utilizzarle per accedere a servizi online, autenticandosi attraverso un processo di login sicuro. Le tecnologie più avanzate impiegano l’autenticazione a più fattori (MFA), che combina diversi metodi di verifica per garantire un livello di sicurezza maggiore. Ad esempio, oltre alla password, l’utente potrebbe essere tenuto a confermare la propria identità tramite un codice inviato via SMS o l’uso di un’applicazione dedicata.

Gli Strumenti di Identità Digitale in Italia: SPID, CIE e CNS

In Italia, sono presenti tre strumenti principali per l’identificazione elettronica dei cittadini: SPID, CIE e CNS. 

SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)

Lo SPID è il sistema di autenticazione digitale che consente ai cittadini italiani di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti. Lo SPID è costituito da credenziali uniche che possono essere utilizzate su diversi portali, così da eliminare la necessità di dover gestire password multiple. Il sistema si basa su diversi livelli di sicurezza, con autenticazioni che possono richiedere password, PIN o anche strumenti di verifica biometrica.

Lo SPID è utilizzato per numerose attività, come la presentazione della dichiarazione dei redditi, la richiesta di bonus statali, l’accesso a servizi sanitari o educativi, e molto altro ancora. 

CIE (Carta d’Identità Elettronica)

La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è un documento d’identità in formato digitale che contiene un microchip in grado di memorizzare dati personali e biometrici. Oltre a essere un documento d’identità valido per l’identificazione fisica, la CIE permette anche di accedere a servizi online che richiedono un’identificazione certa e sicura.

La CIE funziona tramite la lettura del chip integrato, che può essere effettuata con un lettore di smart card o uno smartphone dotato di tecnologia NFC. Per utilizzarla nei servizi online, l’utente deve accedere con un PIN associato al documento, incrementando il livello di sicurezza nell’autenticazione.

CNS (Carta Nazionale dei Servizi)

La CNS, o Carta Nazionale dei Servizi, è un altro strumento di autenticazione digitale disponibile in Italia. È simile alla CIE, ma viene principalmente utilizzata per accedere ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione e da enti privati che richiedono un’identificazione sicura. La CNS è una smart card o un dispositivo USB che contiene un certificato digitale associato all’identità del titolare.

Come la CIE, la CNS richiede un PIN per essere utilizzata e offre un elevato livello di sicurezza per l’autenticazione. Tuttavia, la sua diffusione è più limitata rispetto agli altri strumenti, come SPID e CIE, in quanto richiede dispositivi hardware specifici per la lettura.

L’Identità Digitale al servizio della Sicurezza nei Pagamenti 

Il ruolo dell’identità digitale nei pagamenti online è a dir poco rivoluzionario. Prima della sua introduzione, l’autenticazione e la verifica dell’identità richiedevano processi complessi e spesso inefficienti, con controlli manuali che potevano rallentare le operazioni e aumentare il rischio di errore umano. Oggi, grazie ad essa, questi processi sono automatizzati e più sicuri, in modo da rendere le transazioni molto più veloci e per proteggere le parti coinvolte da potenziali rischi di frodi o furti di identità.

Un elemento importante dell’identità digitale e dei pagamenti è il digital onboarding, un processo che lascia alle aziende la possibilità di verificare e registrare l’identità di un utente in modo sicuro, veloce e senza interruzioni. Il processo riduce di molto la possibilità di frodi all’origine, in quanto garantisce che l’utente sia correttamente identificato prima di poter accedere a servizi finanziari o piattaforme di pagamento. Con l’adozione di tecnologie come la biometria e l’intelligenza artificiale, il digital onboarding può ora verificare l’identità degli utenti con una precisione molto maggiore rispetto ai metodi tradizionali, così da migliorare notevolmente la sicurezza.

Oggi, grazie ad essa, i processi sono automatizzati e più sicuri; ne è un esempio l’adozione dell’Open Banking, ovvero la condivisione dei dati in modo sicuro tra banche e terze parti autorizzate, che si basa su solide misure di identità digitale.

Wallet Digitali e Digital Identity

I wallet digitali sono strumenti che diventano sempre più rilevanti nella gestione delle transazioni e nell’archiviazione di documenti identificativi. Con l’integrazione dell’identità digitale, i wallet fanno effettuare agli utenti pagamenti sicuri, velocizzano le operazioni e migliorano la trasparenza

Ciò vale soprattutto nei contesti in cui i pagamenti contactless sono ampiamente utilizzati; infatti, essi offrono un’esperienza utente più rapida e senza attriti, ma devono essere supportati da solidi meccanismi di autenticazione digitale per prevenire frodi.

Oltre a essere utilizzati per i pagamenti, i wallet digitali possono gestire servizi finanziari avanzati come l‘anticipo fatture, un meccanismo tramite il quale le aziende possono cedere le loro fatture commerciali non scadute a investitori professionali in cambio di liquidità immediata, anziché attendere il pagamento da parte del debitore.

Identità Digitale in Europa: Regolamento eIDAS

L’identità digitale europea è una delle più grandi opportunità di innovazione nell’ambito della sicurezza digitale. L’Unione Europea promuove la creazione di un sistema di identità digitale unico, che permetta ai cittadini dei Paesi membri di accedere a un’ampia lista di servizi online, sia pubblici che privati, attraverso una sola credenziale riconosciuta a livello europeo. L’iniziativa, sostenuta dal regolamento eIDAS, mira a unificare e semplificare l’accesso ai servizi digitali in tutta Europa, con la garanzia al tempo stesso di fornire standard di sicurezza elevati e protezione dei dati personali.

L’Italia, con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), è uno dei Paesi pionieri nella transizione verso la digitalizzazione dell’identità europea. La creazione di un EU Digital Wallet potrebbe migliorare ulteriormente il modo in cui gli utenti vivono il processo di evoluzione, visto che potrebbero accedere ai servizi transfrontalieri con la stessa identità digitale, senza doversi registrare nuovamente o gestire password multiple per ogni servizio. Tuttavia, il percorso verso l’adozione diffusa della digitalizzazione dell’identità europea ha davanti a sé delle sfide non da poco. Oltre a garantire la sicurezza e l’interoperabilità tra i vari sistemi nazionali, è necessario sviluppare un’infrastruttura tecnologica adeguata che consenta la gestione sicura e scalabile delle identità digitali.

Un altro aspetto importante è l’educazione degli utenti, che devono acquisire fiducia nei nuovi sistemi digitali e imparare a utilizzarli correttamente. Senza un’adeguata sensibilizzazione, molti cittadini potrebbero esitare ad adottare l’identità digitale, e ciò comporterebbe un rallentamento dell’implementazione a livello europeo.

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