L’invoice trading è uni strumento alternativo, flessibile e dinamico, che migliora l’accesso al credito alle piccole e medie imprese. Questo è quanto emerso nel corso della roundtable “Invoice trading: in Italia: analisi, opportunità e proposte” organizzato da Dealflower con ItaliaFintech, Teamsystem e Workinvoice.
Come evidenziato da Matteo Tarroni, ceo di Workinvoice e vicepresidente di ItaliaFintech,
le aziende italiane hanno bisogno di strumenti innovativi per la gestione del circolante, poiché sono sempre di più chiuse in una morsa. Da un lato i tempi di incasso molto lunghi e ben oltre la media europea, dall’altro la difficoltà a trovare credito per finanziare questi tempi. Ciò non fa altro che impedire la crescita e quindi la produttività stessa del Paese, che è, infatti, molto più bassa degli altri paesi UE.
Il position paper, quindi, analizzando questo mercato, dimostra l’importanza del prestito fatture. Questo servizio dovrebbe essere utilizzato da molte più aziende, e dovrebbe essere ulteriormente sviluppato, per fornire prestazioni migliori.
In questo contesto, quindi, il ruolo di aziende fintech come Workinvoice è certamente quello di fungere come una sorta di grande dipartimento di ricerca e sviluppo. L’introduzione di nuove tecnologie, come l’IA e il Machine Learning, potrebbe permettere semplificare e accelerare i processi di valutazione del rischio di credito e di gestione delle fatture, consentendo alle aziende di ottenere più finanziamenti a costi inferiori.
Inoltre, lo sviluppo di nuove applicazioni tecnologiche dei prodotti esistenti come ad esempio il factoring aziendale, che esiste già da diversi decenni, e l’utilizzo dei dati delle transizioni permetterebbe di definire soluzioni personalizzate per le singole imprese, di cambiare in modo veloce, di sperimentare e di farsi vedere dagli incumbent nel modo più opportuno, acquisendo così una posizione di leadership nel mercato. Questi asset permetterebbero, non solo di diffondere l’innovazione, ma anche di migliorare il servizio.