In questi mesi segnati dal Covid, abbiamo visto un flusso di oltre 100 miliardi di prestiti per le imprese, agevolati e garantiti da fondi nel bilancio dello Stato. Non sempre però indebitarsi, e se hai un’azienda lo sai bene, si tratta di una scelta utile o vantaggiosa, perché aumentare la quota di debito oltre alcuni livelli appesantisce il bilancio e la posizione finanziaria, danneggiando nel medio termine la propria impresa. In particolare, il debito a medio termine è adatto a coprire gli investimenti, non le perdite di fatturato senza un vero rilancio aziendale. Questo invece non accade quando si sceglie di finanziare il fabbisogno operativo attraverso soluzioni flessibili e agganciate all’effettiva ripartenza come l’invoice trading, che si basano sulla vendita dei propri crediti commerciali. Noi di Workinvoice ne abbiamo parlato al webinar “La Finanza per i territori”, sponsorizzato da Unioncamere Lombardia e organizzato con Bergamo Sviluppo e la Camera di Commercio di Bergamo con la moderazione di Innexta.
Digitale, innovativo, efficace: tre aggettivi per l’invoice trading
Nel corso dell’incontro, è stata presentata una carrellata delle molte possibilità di finanziamento che oggi esistono per le PMI. Dai Fondi garanzia MCC, ai nuovi prestiti introdotti dai vari Decreti varati per la crisi pandemica, sono tutte opportunità da considerare, ma hanno il difetto di appesantire il profilo finanziario delle aziende. Diversamente, trasformare in liquidità ciò che è sempre stato un problema storico comune a molti in Italia, l’abbondanza di crediti commerciali che risiedono nei bilanci, offre alle imprese una soluzione innovativa senza controindicazioni finanziarie connesse alla crescita del debito.
L’invoice trading affronta il problema della liquidità con tre carte vincenti. Innanzitutto è digitale: un servizio accessibile interamente online, da casa tua. Poi è innovativo: permette all’azienda di aumentare le proprie fonti di credito in quanto la liquidità arriva da investitori istituzionali diversi dalle banche; Infine è doppiamente efficace: con un’unica attività le aziende anticipano le proprie fatture e si assicurano dal mancato pagamento dei clienti insolventi. Con la cessione del credito riceverai infatti il 90% dell’importo della fattura subito e il 10% – decurtato dal costo del servizio – al saldo. Migliora inoltre sia il capitale circolante sia i rating bancari, creando un circolo virtuoso che fa sì che si vada meno in banca, ma che quando ci si va lo si faccia con un bilancio in forma.
L’imprenditore decide come gestire la sua finanza
Workinvoice nasce per cercare di risolvere alcuni problemi tipici dell’attività quotidiana di chi fa impresa. Problemi che forse ti riguardano, come i tempi lunghi di incasso delle fatture, che possono bloccare l’attività dell’azienda. O la richiesta da parte della banca di un rating più elevato per soddisfare la tua necessità di finanziamento. Ma ci sono anche vantaggi più spiccioli, come ad esempio il fatto che l’invoice trading gestisce efficacemente l’incasso dei crediti e fa risparmiare risorse a tempo pieno nella gestione dei crediti oppure la possibilità di ottenere condizioni più vantaggiose dai fornitori grazie alla maggiore liquidità di cui potrai disporre.
Con l’invoice trading l’imprenditore si riappropria di una fetta importante della finanza. Nel corso della tua storia lavorativa hai selezionato la tua clientela con cura e noi possiamo dare un valore a questa attività, perché l’anticipo fatture è possibile solo se i clienti sono di elevata qualità. Inoltre, questa fonte di liquidità non ha tutte le limitazioni o i vincoli di un prestito bancario o del factoring: sarai tu a decidere quali fatture, quali periodi e per quanto tempo usarlo.
Tempi di incasso ridotti di 84 giorni
Ma non solo, l’anticipo fatture offre vantaggi anche a tutta la filiera. Da quando Workinvoice è nata, abbiamo gestito fatture dai 5mila ai 500mila euro di più di 2mila imprese in 400 settori diversi, permettendo loro di ridurre i tempi di incasso mediamente di 84 giorni. Molte aziende non avevano mai accettato che i loro fornitori cedessero i crediti ma, dopo aver constatato che l’invoice trading non intacca la capacità di credito neppure del debitore, hanno concesso una deroga sulle clausole che vietano la cessione contenute nei loro contratti di fornitura. Tra queste ci sono aziende molto importanti e grandi gruppi appartenenti ai settori più diversi, dall’elettronica, alla logistica, all’aviazione, all’abbigliamento, all’alimentare, alla telefonia, con benefici per tutta la filiera produttiva.