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5 Maggio 2022

Invoice trading, perché le PMI dovrebbero sceglierlo e alcuni falsi pregiudizi da sfatare

Invoice trading, un modo per aiutare PMI

Le PMI italiane sono, da sempre, quelle più penalizzate quando si tratta di accedere al credito bancario. Sono passati ormai diversi anni da quel fatidico 2008: l’anno della crisi finanziaria che ha portato a una progressiva riduzione dei prestiti concessi dalle banche proprio a scapito delle aziende più piccole, considerate più “rischiose” di quelle grandi.

Poi è arrivato il Covid. Con l’emergenza pandemica e la conseguente concessione di garanzie statali tutto è diventato più semplice. Tuttavia, non è da escludere che a breve si ripresenti una situazione paragonabile a quella iniziale poiché le banche, che si sono già esposte concedendo 250 miliardi di prestiti garantiti, saranno meno disponibili a offrire altri finanziamenti alle stesse aziende in futuro. In questo contesto, l’invoice trading può rivelarsi la soluzione ideale per le PMI in cerca di liquidità. Infatti, permette di incassare immediatamente le proprie fatture, senza appesantire ulteriormente la propria posizione debitoria. Un meccanismo che può contribuire a riequilibrare i rapporti tra credito a lungo e credito a breve, rotti dai prestiti emergenziali del Covid: ne abbiamo parlato qui.

Invoice trading: perché sceglierlo (soprattutto se si è una PMI)?

Per le ragioni che abbiamo visto, affidarsi all’invoice trading può rivelarsi una scelta molto utile. Ciò risulta vero soprattutto nel caso delle imprese più piccole. Ma vediamo nello specifico perché una PMI dovrebbe sceglierlo:

  1. Il processo che va dalla domanda dell’azienda alla creazione del proprio account su una piattaforma come Workinvoice è estremamente rapido e semplice. Avviene in media in 10 giorni.
  2. Le fatture vengono anticipate nel corso delle 48 ore successive al caricamento sulla piattaforma.
  3. È uno strumento flessibile. L’azienda sceglie quante fatture vendere e può farlo liberamente solo quando serve.
  4. L’azienda che sceglie di utilizzare l’invoice trading anticipa l’incasso delle fatture e si protegge dal rischio dei ritardi di pagamento.
  5. La rapidità e la puntualità con cui avviene l’intero processo porta a un ulteriore beneficio. Le aziende sanno con un buon margine di certezza quando otterranno la liquidità. Di conseguenza, è più semplice gestire il budget di tesoreria dei sei mesi successivi. Il che rende molto più semplice fare programmi a medio/lungo termine, oltre ad essere essenziale per migliorare il proprio rating bancario.
  6. Permette di avere liquidità disponibile senza indebitarsi e senza alcuna segnalazione in Centrale Rischi.
  7. Limita i problemi derivati dall’avere a che fare con le fatture arretrate dei propri clienti. L’invoice trading di Workinvoice aiuta le imprese a valutare la qualità delle proprie fatture e dunque a limitare il rischio di trovarsi con insoluti. Per non parlare del tempo risparmiato se non si è più costretti a rincorrere i clienti per essere pagati. Tempo che può essere dedicato ad attività più produttive per il proprio business.
  8. Grazie a questo strumento si acquisisce un maggiore controllo sui flussi di cassa: l’azienda avrà una migliore capacità di pianificare gli acquisti e ottenere prezzi più convenienti.
  9. Una maggiore disponibilità di liquidità crea opportunità d’investimento. Quindi, si favorisce lo sviluppo del proprio business.
  10. La cessione delle fatture, infine, migliora gli indici di bilancio dell’azienda. Di conseguenza, anche il rating bancario e i parametri del “Codice della crisi” non saranno più un problema. Ciò permette anche di ottenere più facilmente eventuali finanziamenti.

Alcuni falsi pregiudizi

Nonostante i suoi tanti aspetti positivi, può capitare che le PMI siano frenate dallo scegliere l’invoice trading. E questo spesso accade per alcuni falsi miti che circolano su di esso.

In primo luogo, chi sceglie di affidarsi a questo strumento non lo fa perché si trova necessariamente in una situazione di crisi finanziaria. Spesso e volentieri, infatti, le aziende più piccole, per poter aumentare il proprio volume di vendita, si trovano ad accettare termini di pagamento estremamente lunghi dai loro clienti più grandi, pur di spuntare un buon affare.  Se però a loro volta devono pagare subito quando si trovano nel ruolo di cliente, spesso si crea un cortocircuito che può mandare in tilt anche la più sana delle aziende, senza che soffra necessariamente di problemi di liquidità.

Un’altra preoccupazione da sfatare è che l’invoice trading possa aumentare la propria posizione debitoria. In realtà la cessione dei crediti agisce in senso contrario: riduce la posizione debitoria nei confronti delle banche e non essendo mai considerata come un finanziamento non incide sulla posizione in Centrale Rischi.

Infine, comporta benefici per tutta la filiera. Da quando Workinvoice è nata, abbiamo constatato che molte aziende non avevano mai accettato che i loro fornitori cedessero i crediti ma, dopo aver appurato che l’invoice trading non intacca la capacità di credito neppure del debitore, hanno concesso una deroga sulle clausole che vietano la cessione contenute nei loro contratti di fornitura. Inoltre, l’invoice trading permette al capo-filiera di coinvolgere in maniera flessibile i propri fornitori mettendo a loro disposizione il suo merito di credito, contribuendo quindi ad avviare un percorso di fidelizzazione e solidarietà all’interno della filiera, rinsaldando inoltre la fiducia tra cliente e fornitori.

Per maggiori informazioni sul funzionamento del nostro servizio di invoice trading contatta un nostro consulente.

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