Il 2022 ha segnato la definitiva validazione del nostro business model: un marketplace digitale di facile accesso e con una logica di pay-per-use. Sin dall’inizio abbiamo voluto puntare sulla creazione di una piattaforma flessibile, snella e facilmente integrabile nell’offerta bancaria e oggi raccogliamo i frutti di questa scelta; infatti, questo modello è sempre più apprezzato dal mondo delle istituzioni finanziarie e delle corporate.
Inoltre, il nostro modello continua a confermarsi attraente per gli investitori istituzionali a livello internazionale (accedono al marketplace fondi specializzati, che raccolgono capitali da assicurazioni e banche) e decisamente competitivo rispetto alle soluzioni del factoring tradizionale.
Grazie a questa piattaforma, Workinvoice ha supportato migliaia di aziende che hanno monetizzato (dall’inizio della nostra attività) oltre 700 milioni di euro di crediti commerciali, con un incremento del 110% rispetto al 2021.
Un nuovo servizio: il reverse factoring
Tra le novità di Workinvoice del 2022 vi è il lancio di un ulteriore prodotto, che ci ha permesso di allargare la platea di imprese clienti e raggiungere anche quelle più strutturate: “Smart Reverse” ovvero il reverse factoring digitale, che consente alle aziende di medie e grandi dimensioni di ricevere un’assistenza completa nella gestione dei propri debiti di fornitura.
Abbiamo voluto aprire questo nuovo canale per arrivare a tutte quelle imprese che vogliano contribuire al benessere finanziario della propria filiera.
L’evoluzione del nostro posizionamento
Negli ultimi due anni c’è stata un’evoluzione del posizionamento di Workinvoice all’interno dell’ecosistema dei servizi finanziari. Dopo essere stati la prima fintech italiana ad aver stipulato una partnership con un’azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie (CRIF), nel 2021 e 2022 sono stati molti gli accordi stretti con istituzioni finanziarie e corporate – come Azimut Marketplace, Banca Sella, Civibank, EnelX, Sparkasse – volti principalmente a integrare le soluzioni del marketplace nei servizi digitali offerti da banche e corporate ai propri clienti, grazie allo sviluppo di una tecnologia solida ma particolarmente flessibile e snella. Una piattaforma continuiamo ad aggiornare e perfezionare al fine di renderne sempre più semplice l’integrazione e l’utilizzo da parte dei clienti finali. Numerosi sono stati anche gli accordi con gli intermediari, tra cui Change Capital, Fidi Nordest, Neafidi, Confindustria Vicenza, che ci hanno permesso di realizzare con successo un ampliamento della platea di imprese raggiunte.
L’interesse crescente dei fondi istituzionali internazionali
Oltre alla collaborazione con istituzioni finanziarie e con gli intermediari, abbiamo stretto accordi anche con nuovi investitori.
I crediti commerciali sono sempre più presenti nei portafogli dei fondi istituzionali internazionali e Workinvoice costituisce un canale sicuro ed affidabile per convogliare i capitali verso l’economia reale italiana.
Anche nel 2022, in un contesto di mercato in cui il funding risulta problematico a causa della salita dei tassi, noi di Workinvoice abbiamo accresciuto il parterre di investitori istituzionali che operano sul nostro marketplace, aggiungendo tre nuovi asset manager e raggiungendo oggi una capacità di investimento superiore ai 2 miliardi di euro.
Gli obiettivi di Workinvoice per il 2023
La strategia di Workinvoice per il 2023 prevede un miglioramento della user experience nell’ottica della realizzazione di un’esperienza “zero upload”, un ulteriore allargamento della platea di investitori e degli accordi con il mondo bancario, oltre a un’espansione internazionale in Europa continentale (inclusi i paesi non-core) con l’obiettivo di creare un hub di soluzioni per il working capital attraverso acquisizioni e accordi. Infatti, ogni anno si generano in Europa migliaia di miliardi di crediti commerciali, che se non gestiti adeguatamente presentano un rischio sistemico e un rallentamento della crescita. D’altro canto, rappresentano anche un’enorme opportunità per gli investitori istituzionali che guardano ad asset class diversificate e decorrelate rispetto agli investimenti tradizionali.
La nostra missione per l’anno corrente è quella di rappresentare sempre più un canale solido, sicuro e tecnologicamente avanzato per veicolare questi capitali verso l’economia reale.