Le PMI italiane sono infatti strette da tempi di incasso lunghissimi e da un credit crunch che non si è mai attenuato, rendendo la situazione per molte imprese difficile e impossibile dal punto di vista dell’innovazione e della crescita. Chiuse come in una morsa che ne blocca la crescita, le aziende italiane possono però adottare una soluzione: l’invoice trading, ovvero cedere i propri crediti commerciali a fronte di liquidità.
In tal senso, il servizio di invoice trading di Workinvoice porta un valore aggiunto fondamentale per le PMI: liquidità immediata e grandissima flessibilità, poiché non sono richiesti contratti pluriennali né costi fissi, come avviene invece con l’anticipo bancario o il factoring tradizionale. “Uno strumento complementare rispetto al credito bancario, in quanto gli investitori sono fondi di investimento, soggetti terzi rispetto a banche e società di factoring che, trovano nel credito commerciale un’asset class interessante per il rapporto rischio/rendimento e per la sua decorrelazione dai mercati finanziari”.
Scopri di più all’interno dell’articolo di Matteo Tarroni, CEO di Workinvoice, pubblicato su Economy.