L’invoice trading è uno strumento per cedere crediti commerciali a investitori professionali attraverso piattaforme digitali. Asta, marketplace, acquisto diretto o supply chain finance sono i metodi per la cessione delle fatture. Nessun rischio insolvenza, nessuna segnalazione in centrale rischi: la liquidità arriva sul conto dell’azienda nell’ordine di pochi giorni. Solo il 3% degli imprenditori lo usa.
C’è un tema chiave che condiziona la vita delle imprese, in maniera particolare nei momenti di crisi. Ed è la disponibilità di cassa, che è vitale per fare investimenti ma anche per sostenere le spese correnti e dunque per la normale operatività. Nel post Covid le banche hanno stretto le maglie del credito e d’altronde l’azienda Italia dipende ancora largamente dai prestiti bancari per finanziarsi. Esistono però oggi strumenti flessibili, veloci e a basso rischio, abilitati dal Fintech che consentono alle pmi di trovare liquidità senza contrarre ulteriore debito. Parliamo in particolare dell’invoice trading, una sorta di anticipo fatture che promana dal Fintech (e che, come vedremo, è molto diverso da quello offerto da banche e società di factoring). Il funzionamento è semplice: le aziende che vantano crediti commerciali non scaduti possono cederli, anche singolarmente, sul marketplace di una piattaforma Fintech e ricevere immediatamente la liquidità a costi compresi tra il 4 e il 10% – liberandosi del rischio insolvenza, che si assume la stessa piattaforma, e senza subire alcun impatto sulla posizione debitoria. Il mercato ha ormai 9 anni di vita nel nostro paese, ma secondo un’analisi di una delle prime piattaforme nostrane, Workinvoice, è usato solo dal 3% degli imprenditori. Eppure siamo di nuovo in pieno credit crunch: «Il 57% delle pmi italiane ha bisogno di accedere a fonti di credito entro una settimana e, tra queste, il 30% entro 24/48 ore», dice a Industria Italiana Matteo Tarroni, ceo e founder di Workinvoice che ci ha accompagnato in questo viaggio alla scoperta di uno strumento alternativo attraverso il quale le nostre pmi potrebbe trovare il capitale di funzionamento di cui necessitano.
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