“L’industria del fintech sta entrando in una nuova fase del mercato, e azzardando una similitudine con il mondo farmaceutico, potremmo classificarla come fase III. Dopo oltre un decennio di generazione impetuosa di idee, startup e nuovi prodotti tecnologici applicati al settore finanziario, dopo numerosi esperimenti, riuscite e fallimenti, oggi le tecnologie digitali applicate alla finanza, ai prestiti e ai servizi bancari in generale sono sempre meno un fenomeno sperimentale e sempre più una funzione integrata all’interno delle banche tradizionali. O perché gli stessi istituti bancari sviluppano modelli e sistemi digitali avanzati per stare al passo con le richieste dei clienti, che siano business o consumer, o perché li acquisiscono sul mercato internalizzando i servizi e le funzioni.
In generale si nota che il settore finanziario sta attraversando una profonda trasformazione guidata esclusivamente dal comparto fintech. È merito di queste aziende tecnologiche innovative se si sta ridefinendo il modo in cui i servizi finanziari vengono erogati, e se sul mercato sono disponibili soluzioni e prodotti sempre più veloci, flessibili e accessibili rispetto alle proposte dei tradizionali istituti bancari. Questo modello di integrazione tra piccole aziende innovative e grandi player consolidati non è esclusivo del settore finanziario. Possiamo trovare esempi simili in altri ambiti ad alta tecnologia.”
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