Il mondo intero è alle prese con una emergenza sanitaria senza precedenti. Molto presto dovrà affrontare anche le ricadute delle misure di contenimento sanitario sul sistema produttivo. I provvedimenti adottati da Cina e Corea del Sud, stanno bloccando molte fabbriche e produzioni; diversi prodotti e componenti provenienti dalle regioni che sono diventate la fabbrica del mondo, cominciano a mancare. I programmi di produzione devono essere modificati, come già ammesso da grandi produttori che dipendono, come Apple, da forniture cinesi. Il blocco di molte produzioni, l’aumento dei noli e dei costi di trasporto hanno impatti sulle fabbriche europee e quindi sulle imprese manifatturiere italiane che fanno parte di molte filiere di fornitura. Insieme al danno immediato sul turismo e sul settore HORECA[1] le conseguenze della lotta al COVID-19 toccano il sistema economico italiano, costruito da un notevole numero di piccole e medie imprese innestate in una complessa rete di subforniture.
Il Cigno Nero può danneggiare le PMI italiane
Il Cigno Nero causato dal COVID-19 arriva in un contesto economico debole e costringe le imprese italiane a gestire attivamente la propria situazione finanziaria, alzando le difese per affrontare le avversità. Una potenziale rottura degli stock o rallentamenti nelle forniture di materiale causano la dilatazione dei tempi di consegna e quindi gli incassi dai clienti. Le uscite di cassa per manodopera, per altre forniture e le scadenze con banche ed Erario restano invariate, mentre gli incassi rallentano.
Installare un airbag finanziario sulle PMI italiane
La Cina ha capito subito l’effetto negativo sul proprio tessuto economico e ha già proposto misure per aiutare finanziariamente le PMI cinesi. L’Italia ha minore flessibilità perché il sistema bancario è già sotto pressione e sta riducendo il credito dal 2011. Lo Stato ha vincoli di ulteriore indebitamento. Per questo motivo è opportuno che le PMI pianifichino da subito misure per evitare effetti finanziari indesiderati. La migliore risposta è quella di creare rapidamente un airbag finanziario, un tesoretto di liquidità, sufficiente a superare eventuali tensioni e crisi derivanti da mancati o ritardati pagamenti dei prossimi mesi.
La cessione dei crediti commerciali è la risposta più immediata
Difficile anche questa volta attendersi una risposta istantanea dal sistema bancario italiano, per i noti vincoli di vigilanza e costo del capitale sui prestiti alle PMI, ma anche per i lunghi tempi di risposta di fronte a una richiesta di credito straordinaria in un momento di caos organizzativo.
La creazione del ‘tesoretto’ di liquidità può essere realizzata con lo smobilizzo rapido dei crediti clienti in portafoglio e di altri in arrivo a breve, attraverso piattaforme non bancarie.
Questa è la soluzione che Workinvoice offre da 5 anni a molte PMI e che oggi anche tu puoi attivare con una finalità di prevenzione. La nostra piattaforma digitale di invoice-trading ha nella velocità un punto di forza e di differenza rispetto al sistema tradizionale dell’anticipo fatture. La liquidità è disponibile senza troppi vincoli grazie al supporto di investitori istituzionali, che hanno acquistato centinaia di milioni di crediti, fattura per fattura. Grazie a Workinvoice le PMI italiane dispongono di un supporto concreto per affrontare i prossimi mesi aumentando la propria liquidità. Tutto attraverso una soluzione semplice, innovativa e soprattutto rapida. Perché la velocità è un elemento critico in tempi di grande incertezza.
[1] HORECA è l’acronimo di Hotellerie, Restaurant e Cafè (in molte interpretazioni sostituito da Catering).