Fatturato in calo e riduzione della domanda. Sono le previsioni a tinte fosche per il 2020 delle imprese italiane come emerge da un’indagine dell’osservatorio Cribis-Workinvoice, focalizzato sul working capital delle imprese italiane.
Mentre la prima indagine aveva evidenziato sul fronte delle imprese l’urgente richiesta di liquidità e il timore di ritardi nell’erogazione degli interventi previsti con i decreti Cura Italia e Liquidità, l’obiettivo di questo secondo sondaggio si è focalizzato sull’entità del danno subito per il lockdown e sulla probabilità di una rapida ripresa.
Per oltre 25% imprese in 2020 fatturato -30% rispetto a 2019
Le risposte al questionario hanno evidenziato l’impatto pesante del lockdown. Il 25,1% delle imprese intervistate dichiara di prevedere un fatturato 2020 inferiore rispetto a quello del 2019 di oltre il 30%, mentre il 42,2% dichiara una perdita di fatturato probabile tra il 20% e il 30%. Solamente l’8,1% del campione ha dichiarato effetti nulli o addirittura positivi. Le percentuali sono risultate sostanzialmente simili anche all’interno delle classi dimensionali delle imprese. Le ricadute negative sulla redditività 2020 sono ugualmente importanti: il 47,9% delle imprese prevede una perdita di bilancio, significativa per il 25,6% e tale da richiedere una ricapitalizzazione per il 2,4%.
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