Com’era prevedibile, il coronavirus sta mettendo alle strette le nostre aziende schiacciandole sotto il repentino crollo del fatturato, insieme all’allungarsi dei tempi di riscossione dei crediti e dei tempi di copertura dei debiti verso i fornitori.
Una situazione che rende la necessità di liquidità indispensabile per l’economia quasi come l’ossigeno per i nostri polmoni. Ben 15 miliardi di euro è la cifra che servirà alle imprese italiane nei prossimi tre mesi secondo la stima realizzata del primo Osservatorio sul Working Capital realizzato da Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, e Workinvoice, prima piattaforma digitale italiana di invoice-trading.
L’Osservatorio ha analizzato un campione di circa 84.000 piccole e medie imprese con fatturato compreso tra 2 e 50 milioni attingendo ai dati bilancio 2018 completi, e ha calcolato il possibile allungamento dei tempi di incasso e pagamento dovuto alle ripercussioni economiche dell’emergenza Covid-19.
Crif Ratings, agenzia di rating del gruppo Crif, esaminando lo stesso campione di aziende ha stimato che il fabbisogno finanziario complessivo per tutto il 2020, inclusi i rimborsi del debito finanziario in scadenza e gli investimenti, potrebbe arrivare a 45 miliardi.
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